Distonia Psicogenica

I disturbi psicogeni del movimento non sono attribuibili a nessuna patologia strutturale o neurochimica, ma rappresentano i sintomi latenti di una malattia psichiatrica o di una simulazione. Molti di questi casi rientrano nella categoria psichiatrica dei disturbi di conversione del sottotipo motorio. La prevalenza non è nota. L'esordio avviene durante l'adolescenza o l'età adulta e la malattia può interessare tutto lo spettro dei movimenti descritti nei disturbi del movimento (tremore, distonia, corea, bradicinesia, mioclonia, tic, atetosi, ballismo, scoordinamento cerebellare). Può causare anche disturbi del linguaggio e della deambulazione. I disturbi psicogeni di solito si presentano con movimenti complessi che appartengono a fenomenologie diverse, spesso incongruenti con i disturbi organici del movimento, e colpiscono varie regioni del corpo. Il tremore sembra essere il segno più comune, seguito dalla distonia, dalla bradicinesia, dalla mioclonia e da altri movimenti anomali meno comuni. La maggior parte dei pazienti presenta due o più sintomi. Spesso i sintomi compaiono improvvisamente e il massimo grado di gravità e di disabilità viene raggiunto molto rapidamente. Altri sintomi caratteristici sono la lentezza intenzionale dei movimenti, la distraibilità, l'incostanza, la suggestionabilità, i sintomi parossistici e la scomparsa dei sintomi dopo somministrazione di placebo o quando il paziente è convinto di non essere osservato. La malattia si associa di solito ad altri sintomi psicogeni, come la falsa debolezza, i disturbi della sensibilità o l'ipersensibilità al dolore. La depressione e l'ansia sono comuni. Si distinguono tre categorie dei disturbi psicogeni del movimento: quelli somatoformi, quelli fittizi e la simulazione. I disturbi somatoformi comprendono i disturbi di conversione e di somatizzazione. I disturbi fittizi fanno riferimento ai sintomi prodotti intenzionalmente per ottenere un beneficio psicologico, mentre la simulazione è la produzione intenzionale del sintomo per ottenere un beneficio materiale. La diagnosi si basa di solito sui rilievi clinici, ma possono essere utili anche alcuni test adiuvanti. L'elettromiografia consente di differenziare il tremore e la mioclonia psocogena da quelli di origine organica. L'imaging neurologico mediante [123 I] beta-CIT SPECT e [18F] DOPA-PET viene a volte utilizzato nel caso del parkinsonismo di difficile diagnosi, in modo da escludere l'eziologia organica. La presa in carico deve evitare ogni tipo di danno iatrogeno, dovuto alla somministrazione al paziente di test invasivi inutili o di terapie inappropriate, deve essere finalizzata ad ottenere una diagnosi precoce e esatta e deve facilitare l'accesso a cure psichiatriche adeguate. Le sperimentazioni cliniche sono poco numerose, ma i dati disponibili indicano che la combinazione della psicoterapia con cure psichiatriche specifiche (finalizzate al trattamento di condizioni coesistenti, come la depressione o l'ansia) può portare benefici. La prognosi è variabile, ma è migliore rispetto a quella dei pazienti affetti da altri disturbi somatoformi, come i sintomi sensoriali, la debolezza o il dolore. La presenza della comorbidità psichiatrica (depressione o ansia) è un fattore prognostico positivo. I fattori prognostici negativi sono la persistenza dei sintomi nel lungo periodo, la comparsa insidiosa dei movimenti, una prima diagnosi psichiatrica di ipocondria, i disturbi fittizi o la simulazione. Se i disturbi psicogeni del movimento non vengono trattati, rischiano di diventare cronici. I dati di follow-up di diverse serie documentano la persistenza dei sintomi nel 65%-95% dei casi.

Revisore(i) esperto(i)
Dr Vanessa HINSONUltimo aggiornamento: Gennaio 2007
I ricercatori hanno trovato che la funzione del cervello delle persone con la malattia psicogena non era normale. I cambiamenti erano, tuttavia, molto differenti dai cervelli delle persone con la malattia (genetica) organica.
 In questo studio, gli scienziati hanno indicato che questa anomalia non è unica alla malattia psicogena, poiché l'attività era egualmente presente nei pazienti con la causa genetica di distonia quando hanno provato a muovere il loro piede.