DISTONIA CLASSIFICAZIONE


- DEFINIZIONE DI DISTONIA
- CLASSIFICAZIONE GENERALE
- DISTONIE FOCALI
- DISTONIE GENERALIZZATE
- DISTONIE SECONDARIE


Definizione di distonia

Le distonie  costituiscono un gruppo eterogeneo di disturbi di tipo motorio-muscolare, purtroppo destinati a peggiorare sovente durante l'età senile. Gli spasmi e le contrazioni involontarie della muscolatura costringono il soggetto ad assumere posizioni scomode, anormali e bizzarre, oltre a torsioni posturali, talvolta dolorose. Considerate le svariate tipologie di distonia attualmente diagnosticate, questo articolo sarà dedicato esclusivamente alla classificazione delle forme distoniche.

Classificazione generale

Le distonie possono essere classificate in tre grandi gruppi, ognuno dei quali viene suddiviso in ulteriori sotto-categorie, di seguito riassunte in tabella.
 Le distonie vengono catalogate in funzione di:
  • Localizzazione, vale a dire in base all'interessamento delle varie sedi anatomiche colpite dalla distonia (distonie focali) 
  • Età d'insorgenza del disturbo del movimento (distonie generalizzate) Causa scatenante (distonie secondarie) 

Distonie focali
  • Distonia dell'arto superiore (es. Crampo dello scrivano e Distonia dei musicisti) 
  • Distonia cervicale (o torcicollo spasmodico ) 
  • Distonia laringea 
  • Disfonia spasmodica 
  • Emidistonia (interessa una sola parte del corpo)
Distonie generalizzate
  • Distonie infantile 
  • Distonia parossistica (o neurovegetativa)
Distonie secondarie
  • Distonie idiopatiche (o primarie): forme sporadiche e familiari 
  • Distonie sintomatiche (o secondarie propriamente dette) conseguenti a malattie degenerative, metaboliche o neoplasie 
  • Distonie iatrogene (da farmaci)



*L'Associazione Italiana per la Ricerca sulla Distonia (A.R.D.) classifica le diverse tipologie di distonie in focali, generalizzate e secondarie, secondo quanto riportato in tabella.

**Oltre alla distonia focale, alcuni Autori parlano di distonia multifocale, quando sono colpite due o più aree anatomiche non contigue, e di distonia segmentale per indicare che i movimenti involontari muscolari interessano due sedi (o più) tra loro contigue.


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